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E se domani costruissero un muro?

  • Prima D
  • 5 dic 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Se domani svegliandoti ti accorgessi che ad Alba è stato costruito un muro che divide la città in due e vi separa dai vostri genitori, parenti, amici… che cosa faresti? Per che cosa o per chi saresti disposto a fare una follia? All’improvviso le persone che vivono dall’altra parte del muro sarebbero tuoi nemici?

ANNA

"Se svegliandomi trovassi questo muro la prima emozione che sentirei è la tristezza, subito dopo arriverebbe la rabbia e il solo pensiero che qualcuno abbia costruito un muro che ti divide da tutti e da tutto è una cosa inimmaginabile.Prima di tutto vado a chiedere notizie e informazioni e poi cerco di capire chi c’è dal mio lato e chi dall’altra parte.

Poi, con tutte le mie forze, cercherei di aiutare gli altri e farmi coraggio e protestare, perché come questi ragazzi ce l’hanno fatta, anche noi possiamo farlo cercando di darci una mano a vicenda tra le due parti del muro, perché comunque sono sempre nostri amici e non ci hanno fatto niente di male.

E spero che qualcuno l’abbia capito, perché il mondo non lo puoi sempre punire, ma lo devi anche aiutare.

La frase che io adoro e che dovrebbe essere così per tutti è:UNO PER TUTTI E TUTTI PER UNO!!

E’ una frase che non si deve mai dimenticare."

Anonimo

"Se un giorno mi svegliassi e trovassi Alba divisa in due parti da un muro, farei di tutto per distruggerlo: ad esempio farei in modo di scavalcarlo oppure, come i ragazzi nel libro, andrei nei sotterranei di Alba oppure costruirei un trampolino gigante.

Secondo me le persone dall’altra parte non sarebbero dei nemici anzi farebbero in modo di riunire la città."

LUKAS

"Sinceramente influirebbe molto sui rapporti con i miei amici e parenti, rovinerebbe le vie di comunicazione e impedirebbe a molte persone di svolgere le proprie attività quotidiane come andare a scuola, al lavoro…

Ci sarebbero molti disguidi e proteste in giro per Alba, chi è dall’altra parte del muro si sentirebbe isolato e forse nemico per chi è dall’altra parte.

Io non so bene come reagirei, ma sicuramente cercherei di escogitare un modo per passare dall’altra parte, forse solo per il gusto di sentirsi liberi e non imprigionati e infelici per colpa di un muro."

CHIARA

"Io sarei disposta a fare una follia sia per i miei amici che per i miei parenti. Sarei disposta a prendere un elicottero per superare il muro e farei scendere la scaletta per far salire i miei conoscenti e familiari.

Chi rimane dall’altra parte non sarebbe un nemico perché le persone che vivono dall’altra parte del muro non ne possono nulla e sono obbligate ad accettare la situazione a malincuore."

MARCELLO

"Io prenderei un aereo e scapperei il più lontano possibile, forse in India, non so. Ma durante il viaggio darei un passaggio alla gente che vuole scappare, sia dell’Est sia dell’Ovest. Una volta arrivato alla meta spargerei in giro voce di che cosa sta succedendo nel mio paese. A questo punto guiderei tutte le persone che sono contro questa cosa ad abbattere il muro. Per esempio, organizzerei un complotto per farlo saltare con la dinamite oppure taglierei il filo spinato.

Se i cittadini che stanno dall’altra parte fossero dei miei nemico, non saprei neanch’io cosa fare. Magari proverei a capire quali sono le loro idee oppure a comprendere le loro situazioni e perché ce l’hanno con me."

MARIA

"Io, se un muro mi dividesse dagli amici e dai parenti, cercherei di superarlo senza farmi uccidere. E se non riuscissi a superare il muro, manderei una lettera ogni giorno per restare sempre in contatto e sapere se son vivi o morti e come stanno.

Secondo me non diventano nemici i miei amici solo per un muro ingiusto, perché non hanno scelto loro di stare da questa parte."

GIOVANNI

Se ci fosse questo muro che divide Alba in due e divide la mia famiglia, io farei sciopero, inviterei altre persone a fare sciopero con me. Se queste si rifiutano, prenderei un grande martello e abbatterei il muro come avevano fatto i berlinesi nel 1989. Io farei questa follia per la mia famiglia.

Se ci fossero dei poliziotti a fare la guardia dall’altra parte, supererei anche loro. Questi, in realtà, non li considero dei nemici perché sono costretti a fare il loro lavoro.

Io credo che alla fine capirebbero il mio gesto.

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